......
Il giovane,
conteso bel predone gratificò di un sorriso colei che ormai da tempo non
considerava più la sua Favorita e la staccò da sé, dopo una fuggevole carezza.
Jasmine li
fissava da lontano.
La veste di
Selima, mentre scivolava giù, sempre aggrappata alle spalle del giovane, si
sollevò fin sopra le ginocchia, quasi a
metà coscia, mettendone in mostra la sfacciata opulenza; il giovane ebbe un
sorriso, nel posarvi lo sguardo, ma non indugiò. La scostò da sé, poi
attraversò lo steccato per raggiungere Jasmine, che aveva dato loro le spalle.
“Vieni, mio
tesoro. – disse quando le fu vicino -
Sembra che Koal voglia invitarti ad una bella galoppata.
- quasi le stesse parole di Selima - Anch'io, però, ho un invito per
te." continuò, passandole un braccio intorno alla vita e
sostenendola, affinché non incespicasse nel suolo
di sabbia e ciottoli.
Si
allontanarono, Rashid e Jasmine, seguiti dallo sguardo di Selima carico di
rancore e lui la guidò verso il cancello di tavole inchiodate, che con
premura le tenne aperto nell' aiutarla ad oltrepassarlo.
Jasmine, però,
si fermò; tese la mano verso una di quelle tavole e vi si
attaccò saldamente. Anche Rashid si fermò; girò il capo, si
chinò su di lei.
“Dove mi
porti?” domandò Jasmine, sollevando
su di lui uno sguardo un po' stupito, ma anche sgomento: Rashid non
l'aveva sfiorata nemmeno con una carezza.
Il giovane
ebbe un sorriso.
“Dove mi
porti?” Jasmine ripeté la domanda, poi lasciò andare i lembi del velo, che le
cadde sulle spalle, mostrando lo splendore perlaceo del volto.
"Non
lontano. - rispose semplicemente lui, indicando un crostone dei
brevi monti calcarei che profilavano Sahab, a
nord-ovest - Non lontano. "
Oltrepassata
la staccionata, la prese per la vita e la issò in sella
a Daysi, poi montò dietro di lei e lanciò il cavallo al
galoppo in quella direzione.
La cavalcata
durò poco; raggiunte le pendici dei monti, Rashid fermò il cavallo,
smontò ed aiutò Jasmine, che fece l'atto di prendere la parola.
"Dobbiamo
solo aspettare." la prevenne lui, tuffando lo sguardo nella magia di
quello di lei, verde e scintillante, in cui brillava la fiamma d'amore che lui
aveva acceso.
Gli occhi di
Rashid, profondi ed irrequeti, da uccello predatore, la fissavano con passione
impetuosa e desiderio furiosamente controllato; un silenzio carico di
eccitazione trattenuta era calato su di loro, immobili e ammutoliti, come in
attesa di qualcosa.
Proprio quando
lei si scosse, sempre più sgomenta di quell'insolito silenzio, ecco due
aquile comparire nel cielo in un volteggiare potente e maestoso. Un maschio e
una femmina.
"Aquile!
Signore del cielo! - esclamò Rashid - Guarda, Jasmine, con quanta sublime
grazia e maestà volano nel cielo."
Con occhi
sgranati seguirono il maschio che si alzava più in alto per poi lanciarsi in
picchiata verso la femmina, quasi per attaccarla; videro quella compiere un
largo volo in rovesciata, ma con gli artigli rivolti verso l'alto.
"Precipiterà...
- si sgomentò Jasmine - Si sfracellerà sulle rocce."
"No,
tesoro mio! - Rashid sorrise e l'attirò a sé - E' la Danza delle
aquile. E' il rituale di accoppiamento." spiegò, chinandosi a
deporle un bacio sui capelli.
Tornarono a
guardare verso l'alto con il cuore in gola e lo stupore negli occhi.
Il maschio
aveva raggiunto la femmina; i suoi artigli cercarono quelli della compagna
e si intrecciarono con essi.
Qualcosa di prodigioso accadde a questo punto: così legate, le due
aquile si lasciarono precipitare giù. Lentamente. Dolcemente... Vorticosamente.
Girando su se stesse.
"Precipiteranno..."
tornò ad angosciarsi Jasmine.
Non
precipitarono. A pochi metri dalla protuberanza rocciosa, le due aquile si
staccarono l'una dall'altra, ebbero un'impennata e tornarono verso l'alto.
Ripeterono la
straordinaria evoluzione quattro o cinque volte ancora, poi si allontanarono e
scomparvero nel cielo.
"Quando
il rito sarà completato e l'accoppiamento avvenuto, quelle due aquile non si
separeranno fino alla morte." disse Rashid, mentre la sua mano grande,
forte, protettiva e possessiva cercava quelle di lei, poi si chinò sulla bocca
che trovò, per la prima volta, pronta a ricevere la sua e si saziò di
baci; si sciolsero, infine, dall'abbraccio e voltarono le
spalle ai monti. Rashid sollevò Jasmine in sella e montò dietro di lei.
"Sono
commossa!" Jasmine posò la testa sulla spalla di lui e si
abbandonò nelle sue braccia, assecondando i movimenti del cavallo e
offrendo il bel volto al vento che le colorì e tonificò le guance; lui le
sfiorò la nuca con le labbra.(continua)
brano tratto d DUNE ROSSE - Fiamme sul deserto"
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oppure direttamente presso l'Autrice SCONTATO ED AUTOGRAFATO
mariapace2010@gmail.com
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