DUNE ROSSE

DUNE  ROSSE

DUNE ROSSE


Saga appassionante e coinvolgente composta da quattro volumi

DUNE ROSSE - Il Rais dei Kinda
DUNE ROSSE - Fiamme sul Deserto
DUNE ROSSE - Nella tana del cobra
DUNE ROSSE - L'Avvoltoio lasciò il nido (prossimamente)

sabato 17 gennaio 2015

Il giorno della Sposa




 ......
Il giorno atteso, alfine, giunse:   Il giorno della Sposa, che ebbe inizio con le prime luci dell'alba. Le donne della tribù erano tutte con lei nel piano terra della residenza che il lord inglese aveva scelto per sé nel Fortino diroccato, ad est dell’oasi.
Indossavano tutte gli abiti più belli e i gioielli più luccicanti e preziosi e le più giovani avevano portato alud e tandir, sulle cui note altre giovanissime si muovevano con grazia e un pizzico di malizia. Jasmine comparve avvolta in un ampio mantello bianco e tutte le corsero incontro, la circondarono, l'abbracciarono, la baciarono e poi tornarono ai loro posti a cantare, suonare, danzare e consumare pasticcini e datteri, accompagnando la dolce abbuffata con succhi di frutta e di melone che Alina continuava a portare in splendide caraffe d'argento disposte su grossi vassoi.
Accanto alla sposa erano rimaste solamente in tre e la liberarono subito del mantello poi la fecero sedere su uno sgabello e l’aiutarono a liberarsi degli abiti e lei sbocciò in tutta la sua bellezza, come un fiore di primavera.
"Bene, principessa Jasmine!... Bene!"  approvò la più anziana di loro, sciogliendole i lunghi capelli scuri e ricci, mentre bisbigli di ammirazione l’avvolgevano come in un manto profumato d’affetto.
 Jasmine si sottopose di buon grado a quel rito, anche se un lieve rossore era venuto a coprirle il volto, nel tentativo di sottrarsi agli sguardi indulgenti e divertiti delle donne.
"Sei bellissima! - le dicevano - I tuoi fianchi sono morbidi e tondi,  le gambe sono slanciate e perfette e i seni... oh, i seni sono generosi e di bella forma...”
“Faranno la gioia e la delizia del nostro rais... ah.ah..." sorridevano affettuose.
“Da grande voglio diventare bella come la principessa Jasmine.” esclamò entusiasta Agar, l’ultimogenita di Alina, accarezzando il mantello della sposa che aveva avuto in cura.
          
 “La nostra bella Jasmine avrebbe dovuto acquistare ancora qualche chilo... forse… – si girarono tutte in direzione dell’uscio su cui era apparsa Selima – E tu, piccola Agar, dovresti fare lo stesso… fra qualche anno…” aggiunse avanzando dondolando in tutta la sua pinguedine, colei che era stata la Favorita del rais.
Letizia, seduta su un cuscino ai piedi della sposa, smise di suonare e fece convergere uno sguardo di disapprovazione sul faccione della ragazza.
“La piccola Agar non è la sola che vorrebbe assomigliare alla cara Jasmine…” disse.
Jasmine arrossì e non rispose. Appariva assorta e  pensierosa mentre la lama del rasoio scivolava leggera sul corpo unto d'olio profumato. Dopo la depilazione seguì il massaggio, sempre tra canti e suoni, infine la inondarono di profumi e la truccarono con l'henné: mani e caviglie coperti da segni il cui significato, la vecchia Alina andava spiegando con dovizia di particolari.  Le furono laccate anche le unghia di mani e piedi, poi passarono al trucco degli occhi e delle labbra: verde malachite per far risaltare lo sguardo e rosso carminio per rendere ancora più  sensuale le labbra carnose.
“Portate l’abito nuziale.” disse Alina alle due figlie minori.

In verità, la sposa avrebbe cambiato d’abito in ognuno di quei cinque giorni di festa, ma il primo doveva essere il più ricco e sontuoso.
Bellissimo e prezioso, il vestito da sposa della principessa Jasmine era un vero sogno. Verde come gli straordinari occhi.
Sopra la biancheria intima, di preziosa seta ornata di merletti, Alina le adagiò una splendida tunica di luccicante raso, impreziosita da ricami dorati ed applicazioni di pietre preziose; aderente sui fianchi, scivolava giù morbidamente ampia, orlata di ricami, gli stessi delle maniche ampie ed asimmetriche. Un’ampia cintura dorata sottolineava l’esile vita da cui il busto sbocciava come un fiore carnoso.
Letizia e Zaira le si avvicinarono reggendo un mantello senza maniche, anche questo di colore verde e impreziosito dagli stessi ricami della tunica; glielo posarono sulle spalle con gesto d’affetto e commozione.
Sui capelli, divisi a metà e trattenuti sulla nuca, le misero un magnifico diadema cui era legato il velo di finissimo voile.
Vaporoso e preziosissimo per gli innumerevoli minuscoli diamanti e smeraldi di cui era tempestato, pareva una nuvola verde dietro cui i contorni del bellissimo volto della sposa sfocavano in un suggestivo gioco di vedo-non-vedo dai riflessi d’oro. Oro anche per ornare polsi e dita: quasi un trasparentissimo guanto di finissima filigrana che metteva in risalto le figure dipinte con l’henné.
Dolce e sensuale, la musica di alud e tandir, nelle mani delle ragazze, accompagnava ogni gesto.
Nell’allegro brusio di risatine, gridolini ed esclamazioni, il tempo scorreva veloce, insieme al tintinnio degli argenti delle brocche e dei vassoi:  bevevano e mangiavano e qualcuna fumava il narghilè, che  diffondeva nell’aria un odore acre e tenue, assieme a quello  di tutti quei giovani corpi profumati ed eccitati.

Finalmente la sposa fu pronta.
(continua)

brano tratto da DUNE ROSSE- Fiamme sul deserto

Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali

I M M A G I N I

IMMAGINI di REPERTORIO - IMMAGINI di PERSONAGGI - IMMAGINI di LUOGHI

Jasmine

Jasmine

Zaira

Zaira