La notte chiede chi sono.
Sono la sua insonne intimità, profonda, oscura.
Sono la sua voce ribelle.
Vedo la mia realtà con il silenzio
e avvolgo il mio cuore nell'oblio.
E triste, fisso lo sguardo
mentre i secoli mi chiedono
chi sono.
(della poetessa irakena Nazik AL-KALA'IKA costretta a riparare in Libano)
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